Cambiare gli infissi a costo 0? Possibile o no?
Che si stia attraversando un momento di forte contrazione economica è evidente a tutti.
Se non altro per il costo delle bollette che hanno subito rincari davvero esorbitanti.
Proprio per questo pensare di cambiare porte e finestre potrebbe sembrare a molti un’utopia irrealizzabile.
Invece esiste un modo che permette di cambiare infissi a costo 0, e di trasformare la propria casa in un luogo ancor più accogliente e sicuro, migliorandone l’estetica, il confort abitativo e la classe energetica.
Si tratta degli Ecobonus…
Indice articolo
- 1. E’ possibile cambiare gli infissi a costo 0?
- 2. Ecobonus 110% nel 2022: tutte le novità
- 3. E’ possibile cambiare gli infissi a costo 0 solo se…
- 4. Tutte le altre agevolazioni in essere
- 5. Richiedici un preventivo
E’ possibile cambiare gli infissi a costo 0?
Per gli infissi vale il 50% di detrazione fiscale.
Tuttavia nel 2020 è stato inaugurato L’Ecobonus 110%, che ha consentito l’innalzamento della percentuale di risparmio anche su porte e finestre, ma solo a patto che la loro sostituzione sia avvenuta in concomitanza con interventi pesanti come la sostituzione della caldaia e il cappotto termico.
Dunque, l’aliquota ha raggiunto il sopracitato 110% solo in seguito al miglioramento di almeno di due classi energetiche dell’edificio, certificate con APE.
La detrazione si recuperava in 5 rate annuali di pari importo.
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Ecobonus 110% nel 2022: tutte le novità
Dalla sua nascita ad oggi, il superbonus 110% ha già subito diverse modifiche.
Le ultime con la legge di bilancio 2022.
Per quel che concerne le proroghe sono datate:
- al 2023 per i condomini e gli edifici composti fino ad un massimo di quattro unità distintamente accatastate anche se di proprietà di persone fisiche
- al 2025 per condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari ma con un’aliquota decrescente -pari al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025
- al 31 dicembre 2023 per gli immobili appartenenti a cooperative, ammesso che alla data del 30 giugno 2023 sia stato effettuato il 60% delle spese.
Per le unifamiliari e le villette, la legge di bilancio 2022 ha prorogato il superbonus 110 per le case unifamiliari al 31 dicembre 2022 senza più vincolo legato al tetto Isee di 25mila euro.
Per quanto concerne la scadenza delle detrazioni del superbonus 110 per l’installazione di un sistema solare fotovoltaico è stata riallineata a quella degli altri lavori oggetto del superbonus.
Altra modifica riguarda la suddivisione della detrazione, che cambia a seconda dell’anno in cui vengono sostenute le spese:
- detrazione in cinque rate di pari importo per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021
- detrazione in quattro rate di pari importo per le spese effettuate nel 2022.
Nel 2022 è stato prorogato anche lo sconto in fattura e la cessione del credito per il superbonus 110 fino al 31 dicembre 2025.
Per gli altri bonus casa la proroga è fino al 31 dicembre 2024.
Una novità importante che riguarda il superbonus 110, ma anche gli altri bonus casa, è l’approvazione del decreto anti-frode, in vigore dal 12 novembre 2021.
Una delle norme prevede che l’Agenzia delle Entrate, entro 5 giorni lavorativi dall’invio della comunicazione dell’avvenuta cessione del credito, può sospenderlo per un periodo non superiore a trenta giorni.
A meno che si tratti di interventi di edilizia libera inferiori ai 10mila euro.
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E’ possibile cambiare gli infissi a costo 0 solo se…
Solo se la sostituzione rientra nell’ambito di specifici interventi di riqualificazione energetica e adozione di misure antisismiche.
Che costituiscono i cosiddetti interventi “trainanti”.
Mentre quelli realizzati congiuntamente, tra i quali appunto la sostituzione degli infissi, sono definiti interventi “trainati”.
Nello specifico, i “trainanti o principali” comprendono:
- isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, o con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria sugli edifici
- interventi antisismici e di riduzione del rischio sismico.
Gli interventi “trainati”, invece, comprendono:
- le spese sostenute per tutti gli interventi di efficientamento energetico
- l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici
- l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su determinati edifici, fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 48.000 per singola unità immobiliare e comunque nel limite di spesa di euro 2.400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico
- l’installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati, nel limite di spesa di 1.000 euro per ogni kWh.
Gli interventi devono essere realizzati:
- su parti comuni di edifici residenziali in condominio (sia trainanti, sia trainati)
- su edifici residenziali unifamiliari e relative pertinenze (sia trainanti, sia trainati)
- su unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno site all’interno di edifici plurifamiliari e relative pertinenze (sia trainanti, sia trainati)
- su singole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze all’interno di edifici in condominio (solo trainati).
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Tutte le altre agevolazioni in essere
Anche il Superbonus 110, come tutti gli altri bonus casa, è ottenibile sia con sconto in fattura che con cessione del credito.
Per quest’ultimo, il committente paga alla ditta che effettua i lavori la fattura piena e poi può cedere il credito che gli spetta a intermediari finanziari – come Poste, banche e assicurazioni -, che gli restituiranno una somma equivalente al credito.
Lo sconto in fattura consiste in un vero e proprio sconto ad opera della ditta che effettua i lavori fino a un importo non superiore al costo stesso dei lavori.
In pratica, con lo sconto in fattura la ditta che realizza i lavori anticipa al committente la spesa detraibile e può successivamente cedere il suo credito a banche o altri istituti finanziari.
Per esercitare l’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura bisogna trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’apposita comunicazione con la quale si rinuncia al bonus fiscale in favore della sua cessione o dello sconto in fattura.
Il contribuente deve comunicare la scelta all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo al sostenimento delle spese.
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Richiedici un preventivo
Non è quindi un’esagerazione affermare che approfittando dell’Ecobonus del 110% si può migliorare la propria casa gratuitamente –ovviamente coi crismi sin qui indicati.
E allora cosa aspetti?
Contattaci per un preventivo, non te ne pentirai!
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Redazione
Lara, Vincenzo, Daniele e Pina sono gli autori di tutte le nostre guide. Grazie al loro lavoro siamo diventati una fonte affidabile dove migliaia di persone ogni mese si informano su tutto quello che riguarda il mondo dei serramenti.